Con l’espressione “violenza nei confronti delle donne si intende designare una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata” (Convenzione di Istanbul, 2011).
Qual è la differenza tra conflitto e violenza?

La vita di tutti è segnata dalla presenza di conflitti in famiglia, nel contesto di lavoro, con i figli. Il conflitto non è di per sé qualcosa di negativo e differisce dalla violenza:
Il conflitto è un confronto tra posizioni diverse che, proprio per tale ragione, tendono a scontrarsi.
Il conflitto si distingue dalla violenza perché è un confronto tra due parti che si trovano su un piano di parità: la posizione di ogni parte viene quindi rispettata, ha un suo valore e una sua dignità. si cercano soluzioni condivise che sono il risultato del confronto tra le diverse posizioni.
Nella violenza, invece, non c’è spazio per il confronto perché c’è una parte che domina e prevarica sull’altra.
Si tratta quindi di una situazione dove non c’è parità ma c’è qualcuno che ha più potere sull’altro.
La violenza è la negazione del conflitto, azzera la diversità di opinioni, imponendo quella del più forte, di chi domina l’altra con il controllo, la minaccia, l’aggressione.
Se ti è capitato di utilizzare la tua forza fisica o la minaccia di utilizzarla, il tuo potere economico, le maggiori risorse che hai a disposizione, potresti aver utilizzato delle modalità violente e avere bisogno di aiuto.
Quali sono le forme di violenza?
A volte pensiamo che violenza sia solo quella fisica: i calci, i pugni, gli spintoni. Queste forme di violenza sono solo una parte delle diverse tipologie di violenza, forse quelle più visibili, che lasciano una traccia sul corpo.
Esistono delle forme di violenza invisibili o comunque più difficili da riconoscere sia per chi le utilizza che per chi le subisce. È importante conoscerle perché possono fare male quanto quella fisica, rendendo la tua partner insicura, spaventata e impotente.
Violenza psicologica
Comprende i comportamenti che incidono sul senso di padronanza di sé, di sicurezza personale. Possono includere gli insulti, le minacce, le umiliazioni, le ridicolizzazioni in pubblico, l’isolamento, la possessività e il controllo della partner.
Stalking
Un termine utilizzato per indicare tutti quei comportamenti di controllo, come telefonare ripetutamente, telefonate mute, invio insistente di messaggi non desiderati, appostamenti sotto casa o al luogo di lavoro, pedinamenti, far recapitare oggetti minacciosi, che creano nella persona uno stato di forte ansia e preoccupazione per sé o per i propri familiari.
Violenza economica
Consiste nell’impedire o ostacolare l’accesso al conto corrente, al reddito, il mantenimento di una occupazione, cosa che pone la partner in una condizione di dipendenza economica.
Violenza verbale
Comprende le ingiurie, le minacce, accuse false che incidono sull’immagine personale e familiare, che comportano discredito e danneggiano la donna e le sue relazioni.
Violenza fisica
Comprende tutti i comportamenti lesivi intenzionali che mettono a rischio l’integrità psicofisica: calci, pugni, schiaffi, bruciature, morsi, trascinamenti, soffocamenti, colpi con oggetti.
Violenza sessuale
Comprende tutti quei comportamenti con cui si costringe qualcuno ad un atto sessuale e può avvenire anche all’interno della propria relazione sentimentale.
Quando ad esempio si costringe la partner a pratiche sessuali che non desidera, quando la si obbliga a rapporti sessuali non protetti, quando si incoraggia l’uso di alcool per favorire la disponibilità sessuale e in generale in tutte le situazioni in cui la partner non desidera e non dà il consenso all’attività sessuale.
Violenza assistita
È la sperimentazione, da parte dei minori, di qualsiasi forma di maltrattamento fisico, psicologico, verbale, economico, compiuto da figure di riferimento verso altre figure significative, ad esempio dal padre nei confronti della madre.
Comprende anche quelle forme di violenza agìte da un familiare minorenne nei confronti di altri minori o membri della famiglia e i maltrattamenti che danneggiano gli animali. Il danno conseguente alla violenza assistita fa riferimento non solo a quegli episodi di violenza che avvengono nel campo percettivo del minore ma anche a quelli di cui viene a conoscenza o di cui sperimenta gli effetti.

Contattaci
È possibile contattarci per un incontro informativo telefonico o in sede. L’incontro è gratuito e va concordato su appuntamento.